Ricordando Caterina

Questo modesto sito web nasce con un semplice intento: ricordare la memoria di Caterina. Si tratta di un piccolo spazio che vuole essere un regalo alla sua memoria. Uno spazio semplice, adeguato a una persona che in vita ebbe un cuore grande, facendo del bene ai veri bisognosi.

venerdì, gennaio 21, 2005


Il ricordo della mamma nelle belle parole di una canzone di Charles Aznavour

La Mamma

Son tutti lì, accanto a lei,
Da quando un grido li avvertì,
Sta per morire la mamma.
Son tutti lì, accanto a lei,
Tutti i suoi figli sono lì,
Con quello che lei maledì,
Tornato a braccia aperte a lei.
Tutti i bambini sono là,
Intorno a lei che se ne va,
Nei loro occhi più non c'è
Il gioco bello dei perché.
Ah, la mamma!
E la riscaldano di baci,
Di sguardi dolci ed infelici,
Sta per morire la mamma.
Santa Maria, piena di grazia,
La statua è là, giù nella piazza
E voi tendendole le braccia
Cantate già "Ave Maria!
Ave Maria!"
C'è tanto amore, tanto dolore,
Intorno a te, la mamma,
Amore che non finirà,
Intorno a te, la mamma.

E fuori là, dietro la porta,
La gente attende sotto il sole,
Sta per morire la mamma.
Il vino buono viene offerto,
Non c'è nessuno che ne vuole,
Però è l'omaggio per chi muore,
Per chi ha vissuto come lei.
Nessuno piange ma c'è chi
Una chitarra prenderà,
La ninna nanna suonerà,
La mamma.
E l'aria è piena di canzoni
E di dolcissimi altri suoni,
Sta per morire la mamma.
Le donne intanto a bassa voce,
Perché si possa addormentare,
Come un bambino quando è sera,
Cantano già "Ave Maria!
Ave Maria!"
C'è tanto amore, tanto dolore,
Intorno a te, la mamma,
Amore che non finirà,
Intorno a te, la mamma,
Che giammai, giammai,
Giammai, ci abbandonerà.

mercoledì, gennaio 05, 2005

COMMENTI




1. Il tuo affetto,
prezioso ed insostituibile
alleato nelle mie giornate
alla Clinica "Santa Lucia".
Grazie. Leda




2. Ci piace ricordarla nei momenti migliori, quando ci incontravamo nelle riunioni familiari e nelle ricorrenze: a casa sua, da Emanuela o al Divino Amore.
Abbiamo ammirato Rina per quello spirito di abnegazione ed altruismo
che erano nel suo DNA come la cosa più naturale del mondo: la sua vita è sempre stata "spesa" per gli altri nel volontariato quotidiano presso la Clinica S. Lucia, nei viaggi con gli ammalati a Lourdes e in mille altri esempi di dedizione, anche a costo della sua salute. Il giorno di Ferragosto rinunziava a trascorrere al mare almeno una giornata, per non lasciare soli i suoi malati. Mentre era ricoverata all'Ospedale "S. Eugenio" ci venne spontaneo consigliarle di rallentare un po' i suoi impegni, ma le sue precise parole furono queste: "Se non spingerò più le carrozzelle, posso sempre fare tanto per chi ha bisogno".
Grazie Rina per tutto quello che ci hai insegnato. Non potremo mai dimenticarti e siamo certi che un giorno ci rivedremo Lassù.
Carmelo e Lucia



3. Per la tua vivacità,
per la tua allegria
e per la tua disponibilità.
Grazie
da Lina, Barbara, Gianluca, Oliano e Alberto



4. Non ci sono ombre nel mondo,
che non siano illuminate dal Sole
di Fatima.

A Caterina Saccone, in ringraziamento per la salute della Sig.ra Tarantola. Che il Signore la sostenga nel prezioso servizio che presta alla Clinica.

Caterina festeggiata dalle suorine alla clinica




Tesserino di volontaria AISM di Caterina.




Diploma di benemerenza del Sacro Cuore per una adozione a distanza di Caterina.
















Alla carissima Caterina,
che non scorderò mai
e che ricorderò con tanto piacere
per le mille cortesie fatte nei miei riguardi.
Con affetto.
Tina Leotta di Acireale


A Caterina,
di cui sento moltissimo la mancanza.
Anna di Brindisi

A Caterina,
alla quale penso con tanto affetto, gratitudine e riconoscenza per quello che ha fatto per tutti noi alla clinica S.Lucia.
Franca di Gallipoli

A Caterina,
a perenne ricordo.
Lola di Riposto

A Caterina,
che ringrazio per la bella testimonianza che mi ha dato in un anno passato al servizio dei malati alla clinica S. Lucia.
Diacono Salvatore Cernuto

sabato, gennaio 01, 2005

Dedicata a Caterina

E' la bellissima poesia di Giuseppe Ungaretti, dal titolo La madre.

E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro

Giuseppe Ungaretti